Inquieta, il mio ultimo singolo, è un brano che rappresenta un viaggio nelle mie emozioni più basse, che seguono il movimento della mia irrequietezza.
Ho scritto Inquieta in un attimo di tempesta, dove non vedevo una via d’uscita, se non la scrittura. In assenza di qualsiasi possibilità di agire sul corso degli eventi, la musica e il manifestarsi attraverso di lei hanno rappresentato la possibilità di cambiare, in qualche modo, il mio mondo e quello che mi circonda. Inquieta è un brano che nasce, cresce e si trasforma all’interno del contesto urbano. Un’apparente tranquillità razionale e ben integrata si muove all’interno della città e si mischia al suo interno, tra le abitudini quotidiane e le relazioni, che scandiscono il tempo della vita nella metropoli.
Questa calma apparente nasconde una dimensione interna legata ad un‘inquietudine personale, che silenziosa stabilisce il corso delle azioni. Se la si ascolta bene, può essere anche la spinta per agire e cambiare direzione.
Come in ogni mio brano, ho voluto parlare di qualcosa di personale, di una storia che non è andata come avrei voluto, e che oscilla costantemente tra l’alternarsi del raggiungimento di uno stato di accettazione e comprensione e lo stimolo verso l’autodistruzione. Ho deciso di curare personalmente il video ufficiale, per rappresentare ancora meglio e con più fedeltà il mood del brano. Quanto è distante dalla realtà ciò che mostriamo agli altri? Quanto è difficile entrare nei propri abissi interiori senza rischiare di prendere in giro se stessi e gli altri? E se le persone fossero specchi per comprendersi, cosa ci sarebbe in quel riflesso? Siamo pronti trovare la benedizione nascosta nell’oscurità? Inquieta è la spinta a manifestarci, esprimerci per dar voce alle nostre sofferenze, nelle quali, alla fine, scoviamo la nostra autenticità.
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